Vedo quel verde finto,
in quel giardino muta è la chitarra,
una corda è spezzata
e le tue mani
scorrono su cinque corde solamente
ascolto solo un suono scordato
che non dà tono alle tue note spente
Nel letto mi rigiro
neppure prendo sonno
filtra debole la luce dalle scale
sale
tenue l'odor di legna ardente
dalla stufa che tu non alimenti
ci sono solo io ma tu rimani assente.
Ti vedo dappertutto
sul muro la tua immagine riflette
sorridi con il viso tuo infantile
son vile,
le tue pulsioni più non assecondo
la maschera l'hai già buttata via
ed io il viso mio più non nascondo.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 24.2.2018 – 20,58)
La foto è presa dal portale:https://mutazionidelsilenzio.wordpress.com/…/corde-spezzate/